Pernilla easy-chair & stool

La sedia “Pernilla” fu  progettata dal famoso architetto svedese Bruno Mathsson nel 1943. Considerata una delle meraviglie ergonomiche del tempo, questa forma iconica conserva ancora oggi un design fresco . Le forme sinuose , leggere sono alla base della ricerca di ogni progetto di Mathsson.  Rivestita con bande in fettuccia di cotone e fibra di carta intrecciata, conferisce elasticità’ ed ergonomia alla seduta .   In questi oggetti si può leggere chiaramente l’evoluzione del design organico: il liberty viene ripulito , semplificato..si va verso forme più pure , senza fronzoli.

Pare che l’evoluzione della sedia Pernilla sia iniziata quando Mathsson incominciò ad approfondire gli studi di “meccanica della seduta.” La Pernilla 1 è il risultato degli esperimenti empirici di Mathsson, che adagiatosi in un cumulo di neve, misura l’impronta della sua naturale postura e la riporta sulla seduta.
Bruno Mathsson nasce nel 1907 a Värnamo, Svezia. Il padre, Karl, era un maestro ebanista del tempo e Bruno fu subito esposto alle possibilità delle nuove tecnologie di lavorazione del legno. Designer e architetto autodidatta, Mathsson è stato ispirato dal movimento funzionalista, e ha trascorso gran parte degli anni 1920 e 1930 studiando le possibilità funzionali di legno, per ampliare il lavoro iniziato da suo padre.
I progetti di arredo di Bruno Mathsson sperimentano curve ed altezze, e sono guidati dai concetti di ergonomia e funzionalità.

All’esposizione mondiale di Parigi nel 1937, Mathsson espone una collezione di mobili in faggio curvato, lanciando la sua reputazione internazionale.

La sedia Eva (allora chiamata sedia da lavoro) fu acquistata per gli spazi pubblici del Musseum of Modern Art di New York.

Nel 1939, espone alla Fiera Mondiale di New York World, cementando la sua popolarità negli Stati Uniti .

Nel 1960, ancora una volta Mathsson si focalizza sui mobili e inizia a sperimentare nuovi materiali e a lavorare con l’acciaio tubolare.

 

Le poltrone e chaise-lounge disegnate da questo architetto , portano nomi di donna, ispirandosi appunto alle curve  sinuose ed aggraziate .

La poetica che contraddistingue inoltre il lavoro di Matsson e’ la volontà’ di dare una continuità tra l’esterno e l’interno di  ogni abitazione ed edificio..un filo conduttore che crea un legame continuo tra  la natura e l’ambiente in cui viviamo..questo grazie alle forme organiche ma anche all’uso di materiali naturali.

Mis.: 50 x 90 x h. sed. 38,5 / h. schien. 88

Stool – 50 x 62 x h 35

 

 

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