Il Bauhaus

Alla scuola del Bauhaus appartengono nomi illustri dell’architettura e dell’arte internazionale: dai fondatori Gropius, Mayer e Mies van der Rohe, a J. Albers, M. Breuer, B. Taut, Laszlo Moholy-Nagy V. Kandinskij.

 

Lo Staatliches Bauhaus (1919-1933) fu fondato in Germania durante la socialdemocratica repubblica di Weimer, e nasce come scuola di arti applicate, rivoluzionaria nel suo intento di unire in un’unico indirizzo architettura, arte e design al fine di un maggiore coinvolgimento dello studente nella fase progettuale.

Processo già iniziato in Inghilterra, come conseguenza della rivoluzione industriale e dell’introduzione della macchina nel processo produttivo, così anche nel resto d’Europa e in Germania in particolare, inizia a sentirsi l’esigenza di una riforma delle accademie.

Il Bauhaus e la sua esposizione del 1923 sancisce la fine di un’era e l’inizio del movimento moderno e di tutto ciò che oggi conosciamo come “funzionalismo” o “razionalismo”.

Sebbene poco dopo la sua apertura, la scuola sia stata costretta a spostarsi a causa del crollo della socialdemocrazia, e poi sia stata chiusa definitivamente per l’ avvento del nazismo, la commistione tra teoria e pratica, il dialogo tra tecnologia e cultura erano stati ormai aperti e non saranno più interrotti. Era nato il primo progetto di casa su pianta razionalista, con una migliore distribuzione degli spazi ed uno studio ragionato su arredi di produzione industriale.

 

 

 

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